FONDO DI GARANZIA : step e funzionamento
Strumento che aiuta Startup e PMI ad accedere a finanziamenti bancari utilizzando la garanzia statale.
Per capire cos’è il fondo di garanzia, è sufficiente fare un esempio semplice. Quante volte un’azienda si reca in banca alla ricerca di un finanziamento ed il mega direttore galattico se ne esce con la solita frase: “ bel progetto signor Rossi, possiamo anche finanziarlo. Ma come facciamo con le garanzie? Ha una casa di proprietà? Ha un terreno? Ha dei titoli? Sa, se non ci sono… non possiamo certo esporci”.
In realtà, anche se ancora poco conosciuto, esiste uno strumento chiamato “fondo di garanzia”, messo a disposizione dal ministero dello sviluppo economico e gestito da MMC ( medio credito centrale), il quale offre un aiuto concreto ad aziende, liberi professionisti e ditte individuali che si rivolgono ad un istituto in cerca di un finanziamento. Ecco il sito ufficiale.
Come funziona:
– garanzia statale dell’80% su un finanziamento
– non possono essere chieste ulteriori garanzie REALI sul finanziamento (casa, immobili, terreni, ecc…)
– importo massimo di 2,5 milioni di euro
– anche per startup (occorre avere almeno il 25% di mezzi propri. In caso di startup innovative invece, questi non sono richiesti.
Vuoi capire come accedere al fondo di garanzia?
Fantastico direte voi. Sulla carta sì, ovviamente però non dimentichiamoci che siamo in Italia e che italiani saremmo se non costruissimo ad hoc un castelletto di burocrazia invarcabile e demoralizzante? E poi… secondo voi, le banche aiutano a velocizzare la situazione o ci mettono loro stesse del sale in più?
Che siate la Multi Global Tech Solution SRL o l’Autofficina Jonny, i passaggi sono sempre gli stessi.
– azienda
– business plan
– filiale: valutazione simpatia
– malox
– merito creditizio (clicca qui per vedere cos’è il merito creditizio e perché in realtà non dovrebbe fare così paura)
– istituto: istruttoria e pre fattibilità
– domanda al fondo di garanzia
– malox
– allegato 4
– allegato 7 (e visto che ci siamo mettiamo pure il 7bis)
– delibera del fondo ( qui sono indicati i casi in cui il fondo accetta in automatico)
– istituto: delibera
– malox
– contratto di finanziamento
– filiale: erogazione
– malox
Due considerazioni obbligatorie.
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Per la filiale (IMPORTANTE: bisogna avere ben chiara la distinzione tra filiale ed istituto) risulta essere una mole di lavoro imponente, che tiene il povero sfortunato funzionario di turno, impegnato per settimane e settimane su una pratica complicatissima. Il più delle volte, in accordo con i direttori, si trova il modo per rifiutare la domanda ancora prima di iniziare tutta l’istruttoria.
“Mi dispiace signor Rossi, il suo finanziamento è stato rifiutato.”
In realtà nel 90% dei casi la domanda non è nemmeno stata presentata ALL’ISTITUTO. Ovviamente lo comunicano per telefono o di persona senza il rilascio di documentazione che va a comprovare l’effettivo rifiuto. Cosa fare qui? PEC e segnalazioni.
- Bisogna essere preparati e andare in filiale con le idee chiare e un progetto già definito. Se l’impresa arriva in filiale con il business plan pronto, allegato 4 e 7 già pronti, documentazione richiesta già a disposizione… i tempi si accorciano vertiginosamente e la predisposizione verso questo tipo di operazione, aumenta fisiologicamente.
Vuoi evitare di commettere errori?
Termino specificando una cosa molto importante e che molti sottovalutano. Questi finanziamenti coprono il 100% dell’importo richiesto. La garanzia è dell’80%. La banca è esposta per il 20%. Da qui emerge che:
- A copertura del 20% la banca PUO’ richiedere delle garanzie PERSONALI. Può richiedere all’imprenditore di mettere una firma a copertura del residuo per il quale la banca sarebbe esposta.
- L’obiettivo è presentare il progetto e la richiesta nel miglior modo possibile: la differenza lo fa un business plan fatto bene. In questo modo la banca è PROBABILE non vada a richiedere ulteriori garanzie personali oltre l’80%. Ripeto: E’ DISCREZIONALE.
- Tassi e durata sono concordate con la FILIALE.